Partenza di Valentino (Akela) 7 febbraio 2007

Durante il percorso scout si fanno tante cerimonie: c’è la promessa lupetto, le stelle e il lupo anziano tra i lupetti; la promessa scout, le classi, le specialità e l’esploratore scelto tra gli esploratori. Poi quando si entra in clan, si tolgono, tranne la promessa, tutti i distintivi conquistati nel corso degli anni. Come per dire: ora si riparte! E in un certo senso è proprio così: da quando si entra in clan iniziano a non essere più gli altri che ci fanno “girare”, dobbiamo iniziare noi a fare “girare” gli altri.

Forse all’inizio non ce ne si rende conto, ma è proprio così: il nostro contributo inizia ad essere essenziale affinché tutto il gruppo possa funzionare al meglio. Poi alla fine del percorso in clan uno pensa: bene, ora ho imparato un bel po’ di cose e ho finito. Ed è allora che si fa l’ultima fatidica cerimonia… la PARTENZA. Si, proprio così: la partenza, non l’arrivo!! Sembra strano, ma alla fine di tutto c’è… la partenza. E se ci pensate sopra un attimo capirete che non poteva esserci nome più azzeccato.

D’ora in avanti non ci sarà più l’akela, il capo riparto, il capo clan che ci guidano, a cui dobbiamo rendere conto se non ci siamo alla caccia di branco o alla riunione di riparto. Ora dipendiamo unicamente da noi e l’unica persona cui dobbiamo rendere conto saremo noi stessi (e vi assicuro pretende molto di più dell’akela e del capo riparto).
Finalmente è giunto anche il mio giorno, il giorno in cui farò la mia partenza…

Il ritrovo è per le 21:00 alla chiesa della Concezione.
Saremo in tanti stasera, tutto il clan, i capi del gruppo, alcuni amici e i miei genitori.

È un po’ di giorni che ci penso, eppure, pensavo tra me, ne ho fatte di cerimonie… tuttavia ero agitato, ma anche voglioso di mettermi alla prova, per vedere se sarei riuscito a mettere in pratica e al servizio per gli altri tutto ciò che avevo imparato.

Si inizia: siamo entrati in chiesa e dopo aver celebrato la messa è incominciata la cerimonia vera e propria. Sentivo intorno a me un’atmosfera particolare: era come essere il protagonista di un film. Tutte quelle persone erano lì per la mia Partenza. Non è stata una cerimonia molto lunga, ma densa di significato: ho rinnovato la promessa, ho scelto quello che avrei fatto dal giorno dopo, ho ricevuto un vangelo, un’accetta e altri simboli. Infine ho indossato lo zaino, e li ho capito che dopo pochi secondi sarei partito (sia figurativamente, che nel vero senso della parola), così ho salutato il capo clan e mi sono avviato verso la porta della chiesa, e una volta fuori mi son detto:"ORA TOCCA A ME! "

Orso Laborioso