Le Origini del Roma 5.º - Orione

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Ho fondato il Roma 5 con mio fratello Simone e Pier Luigi Bianchi-Cagliesi, un carissimo amico nostro che è più grande di me 5 anni. Pier Luigi era il "maggiorenne" del gruppetto e così poteva assumere le responsabilità legali.

Io ero stato nell' Ostia 1.º da ottobre 1969 ad agosto 1974: lupetto prima (a Regina Pacis nel Branco Liane) ed esploratore poi (squadriglia Leoni) nella Stella Maris (attuale S. Nicola di Bari) col Riparto Stella Polare. Non so per quale motivo il gruppo si spostò da Regina Pacis a Stella Maris, ma oggi deduco che ciò sia avvenuto per cause "politiche", probabilmente la nuova definizione dei confini delle parrocchie.

Il motivo della nostra dissociazione dall' AGESCI è un po' quello della maggior parte dei reparti FSE: L' ASCI e l' AGI si erano fuse ed avevano adottato un nuovo metodo educativo con cui non eravamo daccordo. Per di più, non avevamo molta fiducia che le squadriglie miste avrebbero dato buoni frutti.

Pier Luigi era uno scout "veterano" di Roma che nel 1974 traslocò a Ostia. Quando visitò il Riparto dell' Ostia 1º per decidere se sarebbe entrato o no, notò che nella runione di riparto alcuni capi si manifestavano politicamente. Espose a me e a mio fratello le sue preoccupazioni e ci propose di lasciare l' Ostia 1.º e di fondare un nuovo reparto indipendente.

Simone ed io accettammo la sfida e cominciammo col trascinare un gruppetto di compagni di scuola e di amici; ricordo nomi come Sante Clementi, Nicola Bellomo, Giancarlo Perugini, Riccardo Pellegrini. Creammo tre pattuglie (non potevamo chiamarle squadriglie come l' AGESCI!!!): Delfini (la mia); Giaguari, (Simone); Aquile (Giancarlo Perugini); Cormorani (?) Seguendo il programma di diversi manuali scout e con l' indispensabile aiuto del Canzoniere, nelle lunghe riunioni di alta squadriglia (tenute a casa mia - o di qualcun altro a turno quando mia madre stava male) abbiamo formato quella che poi è diventata l' alta squadriglia. All' inizio ci chiamavamo A.I.E.I. ("Associazione Italiana Esploratori Indipendenti"), poi abbiamo aggiunto la C. di "Cattolici" alla fine.

Il nostro era il "Reparto Esploratori Roma 1º ".

Il primo campeggio estivo fu a Villa Aldobrandini, a Frascati, nel 1975. In seguito ad un malinteso e ad un incidente, Sante Clementi ed un suo cugino più grande, che si era offerto per dare una mano a Pier Luigi, ci lasciarono.

Tutto questo accadde fra il 1974 ed il 1975. Nel 1975 parlammo con un sacerdote della Regina Pacis, lo spagnolo Don Angel Mozo, che ebbe pietà di mia madre e garantí per noi presso il parroco di allora. Ci misero a disposizione prima una saletta, poi quella che diversi anni prima era stata la Tana dei Lupetti del Branco Liane dell' Ostia 1º ASCI. Sto parlando ovviamente del locale che ha la porta di legno dipinta di blu e l' emblema FSE (in rilievo, se non ricordo male).

Finalmente con sede fissa nella Regina Pacis, per intercessione di Don Angel abbiamo cominciato a ricevere alcuni studenti della scuola dei Pallottini. Ho la memoria un po' offuscata dal tempo, ma se non sbaglio Giuseppe Masucci, Massimo Salaparuta, Tiziano Di Giacomo, Enzo Forte, Lucio Muzzarelli, Attilio Barsotti, Claudio Rossi, i frateli D'Antonio (Fabrizio e Flavio, se ricordo bene), Renato Ori ed altri hanno fatto le medie in quella scuola.

Nel 1976 il gruppo cresceva a vista d' occhio e noi, per mettere "a loro agio" i nostri ospiti Pallottini, abbiamo scelto di ufficializzare le nostre attività aderendo alla FSE. Nacque così il nostro Roma 5.º

Fra le figure più notabili di questa adesione (oltre a noi fondatori, ovviamente, se non altro perché avevamo già fatto il grosso del lavoro di formazione), fu la famiglia Lodone: il senese Colonnello AM Leo Lodone fu il nostro primo Capo Gruppo. Era una persona rispettabile e conferì autorità al Gruppo. La moglie (Paola, se non sbaglio) fu a Capo delle Guide. I figli Luigi e la sorella (non ne ricordo il nome) hanno fatto con noi il percorso da scout a rover e da guida a scolta, rispettivamente.

Altri Scout di rilievo dell' epoca furono Luigi ed Alessandra Grassi il cui papà, insegnante di educazione fisica e praticante di volo a vela, ebbe l' ardimento e la pazienza di istruirci su cose importanti come geografia, orientamento notturno, meteorologia, eccetera.
Con loro ricordo anche Marco Noto (si è poi sposato con Alessandra), uno spigliato spilungone dai capelli rossi che emanava lo spirito di BP come pochi. E Luigi Lattanzi, e Fabio Converio, e Vittorio Proietti, e Massimo Papagnetti, e molti di cui ricordo la faccia ma non il nome.

É così, sui due piedi di nomi non ne ricordo altri. Probabilmente stimolando un po' di più i miei neuroni finiró per ricordare quasi tutti.

Resta spiegare il perché del colore del fazzolettone: blu col bordo bianco.
Devi sapere che c' è un mio amico portoghese, scout anche lui, col quale avevo scambiato il mio fazzolettone dell' Ostia 1º. Rimasi così col suo fazzolettone, che era verde col bordo bianco. Non so se li avete ancora, i vecchi fazzolettoni scambiati con scout di altri gruppi. Questo era un fazzolettone degli esploratori portoghesi. Qui in Portogallo (e già, perché sono in Portogallo da poco più di 20 anni, ormai) i fazzolettoni sono tutti uguali: i lupetti lo hanno giallo, gli esploratori verde; i pionieri blu ed i rover rosso. Tutti col bordo bianco. I Capi lo hanno verde e noi scout adulti della Fraternidade Nuno Álvares lo abbiamo marrone.

Quell'anno Simone era stato in vacanza negli USA ed aveva portato dall' America un bellissimo fazzolettone blu col bordo bianco. Ricordo che era un fazzolettone stampato con l' emblema dei BSA sull'angolo.
Nei primi mesi ognuno usava il fazzolettone che gli piaceva di più, ma agli inizi del 1975 Pier Luigi, Simone ed io ci riunimmo per decidere quale sarebbe stato il colore del nostro fazzolettone.
Quello verde col bordo bianco non ci piacque molto, così decidemmo di approfittare i colori di quello americano.

Ricordo che i primi fazzolettoni li fece fare Sante Clementi da una signora che cuciva per la Guardia di Finanza (Caserma Italia di Ostia, dove lavorava il papà di Santino).

Quando entrammo nella FSE il colore del fazzolettone rimase lo stesso.

Non so se la storia che ricordate è diversa, ma questi sono i fatti che ricordo io, che il Roma 5 l' ho fondato. Può darsi che alcuni particolari siano offuscati dal tempo, ma se qualcuno che li ricorda meglio volesse contribuire a renderli più vivi, si faccia avanti perché è più che benvenuto!!!

Andrea, Capo Squadriglia Delfini 1974-1977

COMMENTO DI: Marina on 28 November, 2006 - 14:28.

Buona Strada a tutti, leggendo i Vostri articoli mi sono resa conto veramente di quanta fatica ed impegno avete messe per fondare e far crescere il nostro Gruppo.
Per noi la strada è stata molto semplice, io ad esempio sono entrata nel 1987 nel cerchio e tutt’ora sono un RS in servizio.

Ricordo ancora quando mia madre mi disse che voleva segnarmi in un gruppo scout dove andava la figlia di una sua amica, io non volevo assolutamente anzi con il mio caratteraccio non facevo altro che piangere e dire che non volevo andare a giocare con quelli che a 30 anni portavano ancora i calzoncini corti ….. la storia si commenta da se Valentina . (la figlia dell’amica di mia mamma) il 2° anno di riparto ha lasciato il gruppo io ancora oggi sono lì per …”donare qualcosa a qualcuno ogni giorno”.
Vivere l’esperienza scout mi ha aiutato a crescere con dei valori e dei principi, nel gruppo ho trovato le mie più care amicizie, ho trovato l’amore (ben 10 anni di fidanzamento), ho trovato delle persone che mi hanno fermata quando sbagliavo e che mi incoraggiavano quando ero demoralizzata. Proprio l’esempio di questi capi mi hanno dato il coraggio di diventare una capo unità.
Ora è giunto il momento di dire GRAZIE a quelle persone che hanno dato la possibilità a me a moltissime altre di poter vivere questa "bella avventura".
Fraternamente
Marina B.

COMMENTO DA: luigil 11 August, 2010 - 04:42.

mi ricordo ancora come se fosse ieri

quando passavo sul marciapiede e guardando all'interno del campetto vi ho scorto ,gli scout fse, scout che non hanno abbandonato il metodo del nostro fondatore BP.
Ricordo che sono entrato e mi avete accolto con entusiasmo, mi sono sentito come in una grande famiglia.
ricordo ancora i grandi giochi ; le riunioni con Lodone un po a casa sua e un po in reparto per preparare i giochi della domenica successiva.

Mi e rimasta impressa una sera in particolare alla fine della riunione ..............di clan che come sempre ci siamo riuniti intorno all'altare come faceva Gesù e ricordo ancora che uno di noi a turno doveva leggere il vangelo..........ummmmmmmm, quella sera tocò a me, alle prime leggevo bene poi mi sono bloccato dicendo " ma che sto leggendo " , ve lo ricordate ?
buona caccia

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